Shadow

STATI UNITI

Fondatore : Don Nichols (1924-2017)

GP DISPUTATI104
DEBUTTO1973 Sud Africa
ULTIMO GP DISPUTATO1980 Sud Africa
ULTIMA PRESENZA NON QUALIFICATO1980 Francia
VITTORIE1
POLE POSITIONS3
GIRI VELOCI2
PODI7

Le prime apparizioni della scuderia avvengono nel campionato Can-Am con pilota Jackie Oliver, che ottiene subito un secondo posto in una gara disputata a Mosport. Secondo posto ottenuto anche in due altre gare della stagione 1971. Il 1972 è meno foriero di buoni risultati mentre nel 1973 la Shadow conquisterà altri due podi sempre nella Can Am. Nel 1973 entra in Formula 1 schierando accanto a Oliver un altro pilota di vetture sport, George Follmer. Nella prima stagione la scuderia americana conquisterà due terzi posti con Follmer in Spagna e Oliver in Canada. Una terza vettura (la DN1/3A) è anche venduta al team Embassy-Hill di Graham Hill con lui stesso alla guida, nel GP degli Stati Uniti viene schierata una terza macchina ufficiale per Brian Redman, così da portare a quattro le Shadow in pista, la DN1/06A nel 1976 verrà utilizzata da team P.R. Reilly in Shellsport 5000, questa squadra passerà poi alle DN3/2A e 6A. Nel 1974 Oliver fa suo il titolo CanAm conquistando 4 vittorie mentre la vettura di Formula 1 viene affidata a Jean-Pierre Jarier e Peter Revson. Il veloce pilota statunitense morirà nel corso di una sessione di prove in marzo a Kyalami e durante il resto del campionato sarà sostituito da Brian Redman, e poi da Tom Pryce. Anche in questa stagione verrà conquistato un podio, con Jarier a Monaco. Dal 1975 la Shadow inizia a ottenere risultati meno sporadici grazie al modello DN5. Jarier conquista la pole all’esordio in Brasile e Pryce vince la Race of Champions. Nel corso dell’anno saranno altre due le pole, condite da un terzo posto (Pryce in Austria). Nelle ultime gare Jarier corre con una motore Matra con il modello DN7  in vista di una accordo con la casa francese che, però, deciderà di fornire la debuttante connazionale Ligier. Nel 1976 l’abbandono dello sponsor UOP renderà più difficile alla Shadow essere competitiva, nonostante questo Tom Pryce conquisterà il podio e due volte il quarto posto. L’anno seguente Pryce troverà la morte durante il Gran Premio del Sud Africa, in uino degli incidenti più assurdi della storia della F1, il pilota investe un commissario di pista che stava soccorrendo la vettura di Zorzi (sempre una Shadow) e muore sul colpo colpito dall’estintore,  viene sostituito da Jones,stranamente senza ingaggio, che   porterà alla Shadow la sua prima e unica vittoria in Formula 1 in Austria. Zorzi dal Gp di Montecarlo viene invece sostituito dal debuttante Riccardo Patrese. Nel 1978, Jackie Oliver, Tony Southgate e Alan Rees lasciano la Shadow per fondare la scuderia Arrows. Southgate sarà sospettato da Nichols, suo ex datore di lavoro alla Shadow, di aver copiato la Shadow DN9 per concepire la prima Arrows. Un tribunale darà ragione a Nichols e bloccherà la Arrows. Questo però non arresta il declino della scuderia statunitense che nella stagione farà segnare solo 6 punti nonostante schieri Clay Regazzoni e Hans Stuck,  i due piloti del 1977  avevano lasciato il team  Patrese proprio per la Arrows e Jones, scelta azzeccata, per la Williams, una DN9 (il modello 3A) é gestito dal team Interscope per Ongais che però fallisce la qualificazione nelle sole due presenze. Nel 1979 solo il quarto posto ottenuto all’ultima gara da Elio De Angelis consentirà alla Shadow di segnare punti nel mondiale, il team inizia con due debuttanti, Jan Lammers ed Elio de Angelis che inizialmente avrebbe dovuto alternarsi con Danny Ongais ma che invece correrà tutta la stagione mettendosi in luce per i risultati  che riesce ad ottenere anche con i pochi mezzi disponibili, a settembre il modello DN9/3B ex De Angelis passa a David Purley nella Formula Aurora, nel 1982 sarà usato da Warren Booth sempre nel Campionato F1 Inglese. Nel 1980, Shadow correrà solo a Kyalami. Il team era stato ceduto nel frattempo a Teddy Yip, che dopo averlo ribattezzato “Shadow Theodore”, dopo le numerose non qualificazioni ritirerà il team dopo il Gran premio di Francia per ripresentarsi nel 1981 come Theodore Racing, con una vettura progettata nuovamente da Tony Southgate, anche se nella prima gara (poi annullata ) in Sud Africa Geoff Lees porta in pista una DN12. Nel settembre 2017 il marchio Shadow viene rilevato dall’imprenditore italiano Bernardo Manfrè. Rimane nell’immaginario collettivo il fascino della “squadra ombra” fondata da un personaggio del passato misterioso, si diceva fosse un ex agente della CIA e con una avventura costellata di drammi, incredibile  come le due tragedie siano avvenute entrambe in Sud Africa e che il debutto e  l’ultima presenza del team siano state proprio in quel circuito.

I PROGETTISTI
1973: Shadow DN1 – Tony Southgate
1974: Shadow DN3 – Tony Southgate
1975: Shadow DN5, DN5B – Tony Southgate
1975: Shadow DN7 – Tony Southgate, John Baldwin
1976: Shadow DN8 – Tony Southgate, Dave Wass
1978: Shadow DN9 – Tony Southgate, John Baldwin
1979: Shadow DN9B – John Gentry, Richard Owen
1980: Shadow DN11 – John Gentry, Richard Owen, Vic Morris
1980: Shadow DN12 – Vic Morris, Chuck Graeminger