Brabham

GRAN BRETAGNA

Fondatore : Jack Brabham (1926-2014)

Campione del Mondo (Costruttori) nel 1966, 1967

Campione del Mondo (Piloti) nel 1966 (Jack BRABHAM), 1967 (Denny HULME), 1981 (Nelson PIQUET), 1983 (Nelson PIQUET)

GP DISPUTATI394
DEBUTTO1962 Germania
ULTIMO GP1991 Ungheria
VITTORIE35
POLE POSITIONS29
GIRI VELOCI41
PODI124

Nel 1961 Jack Brabham, reduce da una infruttuosa stagione con la Cooper decide di intraprendere la costruzione di una vettura assieme all’ingegnere Ron Tauranac. A tale auto, con il timido consenso dell’australiano, viene imposto il suo nome mentre i progetti saranno siglati BT. Nel 1962 debutta in F.1, nelle prime cinque gare di campionato il nuovo team utilizza una Lotus 24 Climax, nel 1963 viene schierata una seconda monoposto per Dan Gurney, e nel 1964 arriva la prima vittoria con Gurney a Rouen, in Francia.  La Brabham oltre ad essere un team di Formula 1, é un vero e proprio costruttore di monoposto anche per le categorie minori, inoltre vengono vendute vetture di F1 anchera team privati, tra questi il prestigioso Rob Walker Racing.

Nel 1966 cambia il regolamento tecnico per i motori la cui cilindrata raddoppia. I costruttori rimangono spiazzati perchè le componenti meccaniche dell’auto precedentemente utilizzati non reggono per tutta la gara. Brabham si trovo’ pronto con un nuovo costruttore di motori, l’australiana Repco. Era una ditta di accessori di Melbourne e sotto l’interessamento del pilota fu utilizzata una semplice soluzione prendendo un motore Oldsmobile sostituendo le teste dei cilindri. Il risultato era un motore 8 cilindri con una bassa potenza ma ottima affidabilità. I risultati furono clamorosi: due titoli mondiali piloti (lo stesso Brabham e Hulme) e due titoli costruttori consecutivi. Il propulsore mostrò però i suoi problemi di resistenza nel 1968 e il nuovo arrivato, il tedesco Rindt, non riuscì a vincere alcun gran premio.  Nel 1969 il team si riscive come Motor Racing Development, nominazione che manterrà fino alla fine salvo quando utilizza il nome dello sponsor, in quel campionato una Brabham BT26 (il modello 1 ex Jack Brabham) viene ceduto al neonato team di Frank Williams per Pier Courage che ottiene due secondi posti.

Alla fine del 1970 Brabham pose fine alla sua esperienza di pilota, anche se era ancora molto competitivo, tanto che vinse la prima gara in Sud Africa ed andò vicino a vincerne altre, e si defilò anche dalla scuderia, lasciando il solo Tauranac al timone. Ron decise di vendere la Brabham al manager di Rindt, Bernard Reginald Ecclestone. Arrivano anni di scarsa competitività, anche se per la squadra corre Graham Hill, nel 1972 debutta con una sorprendente pole in Argentina Carlos Reutemann, sarà lui a riportare la Brabham ai vertici, nel 1973 corre alcune gare anche l’italiano De Adamich con i colori dello sponsor Pagnossin .Alla direzione tecnica giunse un giovane ingegnere sudafricano, Gordon Murray. Nel 1974 una BT42 (il modello 2) viene ceduto al team Hexagon, nel corso della stagione la squadra cher impiegava John Watson riceve un modello BT44 (il 4) nuovo di zecca. Nel 1975 arriva come sponsor la Martini e si risolleva la squadra con i sudamericani Pace e Reutemann.  Nel 1976 si forma il sodalizio con la ALFA Romeo per la fornitura del motore “boxer” 12 cilindri, le BT44B del 1975 sono cedute al team RAM Racing che le utilizza per diversi piloti, il primo campionato non é molto competitivo, tanto che Reutemann abbandona la squadra prima della fine della stagione, meglio il 1977 anche se il team perde il pilota Carlos Pace dopo solo tre gare per unn incidente aereo, John Watson ottiene la pole a Monaco e diversi buoni piazzamenti.  Nel 1978 Ecclestone firma un ulteriore colpo assicurandosi i servigi del campione del mondo in carica Lauda e con l’interessamento di Callisto Tanzi giunge la Parmalat creando un nuovo tipo di sponsorship mai provata prima nelle corse europee. Quell’anno giunsero due vittorie, una in Svezia con la vettura “ventilatore” ed una a Monza a causa delle penalizzazioni di Andretti e Villeneuve. Giunge anche uno “zingaro” brasiliano dal radioso futuro: Nelson Piquet. Nel 1979 tali sono i progressi di Piquet che “costringe” Lauda ad abbandonare le corse prima del via a Montreal. Nel 1980 Piquet giunge secondo dietro a Jones mentre nel 1981 vince il titolo grazie anche al crollo psicologico di Reutemann nell’ultima corsa a Las Vegas. Nel 1982 si firma l’accordo con la BMW per il motore turbo, la stagione e’ altalenante, specialmente in primavera: a Monaco vince Patrese con il Ford 8 cilindri, a Detroit Piquet conosce l’amarezza della non qualificazione. Sette giorni dopo a Montreal invece termina davanti a tutti in gara. Nel 1983, dopo una lotta risolta solo alla fine in Sudafrica arriva la corona iridata piloti, la prima di un turbocompresso. La vittoria è macchiata dall’ammissione per l’utilizzo per tutta la stagione di un carburante irregolare, ma non si giunge ad una squalifica perchè in una lettera alla federazione Ecclestone invia le scuse e promette di non farlo più e anche perchè la Rénault rinuncia ad appellarsi per una questione d’onore. Quando, alla fine del 1985, Piquet se ne va alla Williams, comincia il momento nero; nel maggio 1986 muore De Angelis in prove private per la rottura dell’alettone e l’incompetenza dei soccorsi. Alla fine del 1987, Ecclestone, oramai impegnato a pieno nella FOCA, lascia la squadra. Dopo il forfait del 1988, il proprietario diventa il finanziare svizzero Joachim Luthi, nel 1989 Modena e Brundle ottengono qualche risultato.  Nel  1990 subentra la giapponese Middlebridge ma i risultati si fanno sempre peggiori fino a chiudere nell’estate del 1992 per problemi finanziari irrisolvibili e senza motori.

 

I PROGETTISTI

  • 1962: Brabham BT3 – Ron Tauranac
  • 1963: Brabham BT6 (F2) – Ron Tauranac
  • 1963: Brabham BT7 – Ron Tauranac
  • 1965: Brabham BT10 (F2) – Ron Tauranac
  • 1964: Brabham BT11 – Ron Tauranac
  • 1966: Brabham BT18 (F2) – Ron Tauranac
  • 1966: Brabham BT19 – Ron Tauranac
  • 1966: Brabham BT20 – Ron Tauranac
  • 1966: Brabham BT22 – Ron Tauranac
  • 1967: Brabham BT23 (F2) – Ron Tauranac
  • 1967: Brabham BT24 – Ron Tauranac
  • 1968: Brabham BT26, BT26A – Ron Tauranac
  • 1969: Brabham BT30 (F2) – Ron Tauranac
  • 1970: Brabham BT33 – Ron Tauranac
  • 1971: Brabham BT34 – Ron Tauranac
  • 1972: Brabham BT37 – Ralph Bellamy
  • 1973: Brabham BT42 – Gordon Murray
  • 1974: Brabham BT44, BT44B – Gordon Murray
  • 1976: Brabham BT45, BT45B, BT45C – Gordon Murray
  • 1978: Brabham BT46, BT46B – Gordon Murray
  • 1979: Brabham BT48 – Gordon Murray, David North
  • 1979: Brabham BT49, BT49C, BT49D – Gordon Murray, David North
  • 1981: Brabham BT50 – Gordon Murray, David North
  • 1983: Brabham BT52, BT52B – Gordon Murray, David North
  • 1984: Brabham BT53 – Gordon Murray, David North
  • 1985: Brabham BT54 – Gordon Murray, David North
  • 1986: Brabham BT55 – Gordon Murray, David North
  • 1987: Brabham BT56 – John Baldwin, Sergio Rinland, David North
  • 1989: Brabham BT58 – John Baldwin, Sergio Rinland
  • 1990: Brabham BT59, BT59Y – Sergio Rinland
  • 1991: Brabham BT60Y, BT60B – Sergio Rinland, Tim Densham
  •  

Modelli mai utilizzati in gara:

1972 : BT39 Basato sulla monoscocca BT38 F2 ma con serbatoi di carburante più grandi e muso a doppio radiatore in stile BT34. Esperimento allestito per ospitare un Weslake V12, uno sviluppo dell’originale Gurney-Weslake   dell’Eagle F1. Testato alla fine dell’estate del 1972, ma ha mostrato una potenza deludente.

1978 : BT47 – sviluppo della 46B

1981: BT51 – progetto abbandonato per la messa al bando delle “minigonne”

1992 : BT61Y Uno dei numerosi piani Yamaha fallì alla fine del 1992. L’intenzione era che la Yamaha rilevasse il defunto team Brabham e mettesse il loro V12 nella nuova BT61. L’acquisizione è stata bloccata dal presidente della Yamaha Nakauchi. Invece, la Yamaha decide di abbandonare il proprio motore e collaborare con John Judd per il 1993.

 

TUTTE LE BRABHAM COSTRUITE

Tipo

Categoria

Anno

Numero di modelli costruiti

BT1

Formula Junior  (nata come MRD)

1961

1

BT2

Formula Junior

1962

11

BT3

Formula 1

1962

1

BT4

Tasman Formula

1962

4

BT5

Sports racing

1963

2

BT6

Formula Junior

1963

20

BT7

Formula 1

1963

2

BT7A

Tasman Formula

1963

2

BT8

Sports racing

1964–66

12

BT9

Formula 3

1964

13

BT10

Formula 2

1964

17

BT11

Formula 1

1964

5

BT11A

Tasman Formula

1964

5

BT12

Indy racing

1964

1

BT14

Formula Libre

1965–1966

10

BT15

Formula 3

1965–1966

Tra 26 e 58

BT16

Formula 2

1965

12

BT16A

Formula 3

1965

21

BT17

Sports racing

1966

1

BT18

Formula 2

1966

6

BT18A

Formula 3

1966

32

BT18B

Honda Racing School

1966

8

BT19

Formula 1

1966

1

BT20

Formula 1

1966

2

BT21

Formula 3

1966–1968

50

BT21A

Formula Libre e Formula B

1967

10

BT21B

Formula 3

1968

31

BT21C

Formula Libre e Formula B

1968

18

BT21X

Formula 3

1968

1

BT22

Formula Libre

1966

1

BT23

Formula 2

1967

9

BT23A

Tasman Formula

1967

1

BT23B

Formula Libre

1967

3

BT23C

Formula 2

1967–1968

13

BT23D

Tasman Formula

1967

1

BT23E

Tasman Formula

1967

1

BT23F

Formula B

1968

1

BT23G

Formula B

1968

2

BT24

Formula 1

1967

3

BT25

Indy car

1968

2

BT26

Formula 1

1968

3

BT26A

Formula 1

1969

3

BT27

Formula 1

 

non costruita

BT28

Formula 3

1969–1970

42

BT29

Formula B

1969–1970

29

BT30

Formula 2

1969–1970

26

BT30X

Hillclimb

1969

2

BT31

Tasman Formula

1969

1

BT32

Indy car

1970

1

BT33

Formula 1

1970

4

BT34

Formula 1

1971

1

BT35A

Formula Atlantic

1971

3

BT35B

Formula B

1971

7

BT35C

Formula 3

1971

27

BT35X

Hillclimb

1971

4

BT36

Formula 2

1971

9

BT36X

Hillclimb

1971

1

BT37

Formula 1

1972

2

BT38

Formula 2

1972

16

BT38B

Formula B

1972

5

BT38C

Formula 3

1972

14

BT39

Formula 1

1972

1

BT40

Formula 2 e Formula B

1973

28

BT41

Formula 3

1973

21

BT42

Formula 1

1973

6

BT43

Formula 5000

1973

1

BT44

Formula 1

1974

4

BT44B

Formula 1

1975

4

BT45

Formula 1

1976

5

BT45B

Formula 1

1977

1

BT45C

Formula 1

1978

2

BT46

Formula 1

1978

9

BT47

Formula 1

 

non costruita

BT48

Formula 1

1979

4

BT49

Formula 1

1979

9

BT49C

Formula 1

1981

5

BT49D

Formula 1

1982

3

BT50

Formula 1

1982

5

BT51

Formula 1

1981

1

BT52

Formula 1

1983

6

BT53

Formula 1

1984

5

BT54

Formula 1

1985

9

BT55

Formula 1

1986

8

BT56

Formula 1

1987

4

BT57

Alfa Romeo 164 V10 stradale

1988

2

BT58

Formula 1

1989

5

BT59

Formula 1

1990

5

BT60

Formula 1

1991–1992

6

BT61

Formula 1

1992

?

BT62

stradale

2018

1