1970

1970

 

CLASSIFICA PILOTI    
pilota punti vittorie
Rindt 45 5
Ickx 40 3
Regazzoni 33 1
Hulme 27
Brabham 25 1
Stewart 25 1
Rodriguez 23 1
Amon 23
Beltoise 16
Fittipaldi 12 1
Stommelen 10
Pescarolo 8
Hill 7
Mclaren 6
Andretti 4
Wisell 4
Giunti 3
Surtees 3
Miles 2
Servoz-Gavin 2
Oliver 2
Gurney 1
Cevert 1
Gethin 1
Bell 1
IL PUNTEGGIO  
posizione punti
1 9
2 6
3 4
4 3
5 2
6 1

  campionato diviso in due parti, con uno scarto per ogni “girone” ( nessun pilota é  costretto a scartare nel 1970)

Formula : aspirati 3000, turbo 1500 , – peso minimo 530 kg – carburante commerciale

COSTRUTTORI
Lotus-Ford 59 6
Ferrari 52 (55) 4
March-Ford 48 1
Brabham-Ford 35 1
Mclaren-Ford 35
BRM 23 1
Matra Simca 23
Surtees-Ford 3

 

Il 1970 é un anno denso di avvenimenti, ritiri, debutti e trasferimenti. Iniziamo con ordine: Chris Amon lascia la Ferrari, lo jellatissimo pilota neozelandese firma con la March, nuovo team al debutto in Formula 1, la parola MARCH é composta dalle iniziali dei fondatori: Max Mosley, Alan Rees, Graham Coaker e Robin Herd. Questo team debutta alla grande in Sud Africa, conquistando la pole con Stewart e il secondo tempo con Amon,  la politica della March prevede la vendita di monoposto ad altre squadre, ne approfitta subito Ken Tyrrell, in rotta con la Matra che vorrebbe imporre i propri motori invece dei Cosworth, ritendendo, giustamente, il propulsore inglese molto più competitivo Tyrrell iscrive Stewart e Servoz-Gavin al campionato con due March 701 con i colori blu del Ken Tyrrell Racing, le monoposto ufficiali sono affidate ad Amon e Siffert,  una quinta March é iscritta dal team Granatelli-STP per Mario Andretti, nel corso del campionato il team Crabbe iscriverà una March per Ronnie Peterson, al debutto. In Ferrari ritorna Jacky Ickx, in Belgio debutta Ignazio Giunti ed in Olanda Clay Regazzoni. Torneremo in seguito su questi due piloti. La Brabham si affida al solo Jack, al suo ultimo campionato, una seconda vettura é iscritta con i colori del periodico Auto Motor und Sport per il tedesco Stommelen, la Lotus si affida a Jochen Rindt, affiancato da Miles e Wisell, in Inghilterra debutto di Emerson Fittipaldi, Graham Hill ritorna in pista dopo mesi di ospedali, guida ancora una Lotus ma con i colori del Team Walker-Durlacher.  La Mclaren vive un anno tragico a causa della morte del suo fondatore Bruce Mclaren, con le vetture arancioni corrono Hulme, Gethin e Gurney, una Mclaren motorizzata Alfa Romeo é affidata a Andrea De Adamich, la casa di Arese rientra nel mondiale molto in sordina e con pessimi risultati. La Matra, separatasi da Tyrrell, schiera un team tutto francese con Beltoise e Pescarolo, la BRM schiera tre macchine per Rodriguez, Oliver ed Eaton, Surtees si mette in  proprio iniziando a gareggiare con una Mclaren per passare poi ad utilizzare una Surtees-Ford. Il team Williams porta al debutto la De Tomaso 505 – Ford con Courage. La sponsorizzazione delle vetture é ormai diventata consuetudine, la Lotus porta i colori della Gold Leaf, la Matra e le March di Tyrrell della Elf, la BRM della Yardley. In Austria lo svizzero Moser porta al debutto (dopo alcuni tentativi falliti) l’artigianale Bellasi F1. Altri team privati prendono parte marginalmente al mondiale, ormai diventare costruttori, vista la disponibilità del motore Cosworth, non é così difficile. In Sud Africa, come detto, la debuttante March conquista le prime due posizioni in griglia, Stewart scatta in testa ma al 20° giro é raggiunto é superato dal vecchio Brabham che va a cogliere la sua quattordicesima ed ultima vittoria, a fine anno il tre volte campione del mondo si ritirerà cedendo la sua squadra a Bernie Ecclestone. Al secondo posto si piazza il sempre regolare Hulme, Stewart si piazza solo terzo, lamentando un peso eccessivo per la sua March. La Matra Simca di Beltoise é quarta davanti a Miles (Lotus) e Hill (Lotus/Walker), il giro veloce é ottenuto da Surtees con la Mclaren del suo nuovo team. Ickx si ritira al 60 giro per rottura del motore, ancora una volta non ci sono italiani in gara, presenti, invece, i soliti locali Love, Charlton  de Klerk. In Spagna le prove sono movimentate dal caso sicurezza, il piloti contestano la norma seconda la quale dieci monoposto sono qualificate di diritto e solo altre sei andranno a completare la griglia: voglio correre tutti, gli iscritti sono 22, alla fine qualcuno rimane escluso, vittima eccellente Siffert con la March. la pole é conquistata da Brabham che inngara si ritira, la vittoria va alla March di Stewart, confermando l’illusione dell’arrivo di un nuovo grande costruttore in F1, in realtà queste prestazione del team inglese sono, probabilmente, merito del campione scozzese più che dalla convenzionale monoposto, al secondo posto si piazza Mclaren che precede un’altra March privata, quella di Mario Andretti, quarto é Hill, quinto Servoz-Gavin con l’altra March di Tyrrell, tutti gli altri si ritirano, Ickx e Oliver sono coinvolti in un incidente con relativo rogo, i due piloti ne escono praticamente illesi, Stewart é, piuttosto imprevedibilmente, leader del mondiale, Rindt é ancora a zero punti!. A Monaco si registra il debutto di Ronnie Peterson, che in prova é dodicesimo ed in gara settimo: niente male per un debuttante su un circuito difficile. La prima fila é ancora conquistata dalle March di Stewart ed Amon, la vittoria però va a Rindt che si avvantaggia di un clamoroso errore di Brabham all’ultimo giro, al terzo posto sale sul podio Pescarolo con la Matra, quarto é Hulme, quinto Hill (ancora a punti)m sesto Rodriguez, la Ferrari si ritira al 12 giro, De Adamich con la Mclaren-ALFA non si qualifica, fuori dalla griglia anche Servoz-Gavin che dopo questa gara annuncia il suo ritiro, il promettente pilota francese é stato, nei mesi precedenti, vittima di un incidente ad un occhio, offeso da un ramo, ed é afflitto da gravi problemi di vista, il suo posto in seno al team Tyrrell sarà preso da Francois Cevert. In Belgio é ancora Stewart a partire in pole, la gara  viene vinta da Pedro Rodriguez, il messicano riporta al successo la BRM dopo un lungo digiuno precedendo di solo 1 secondo Amon, un altro occasione di vittoria mancata per il pur veloce neozeladese. Pochi giorni prima, il 2 gugno, Bruce Mclaren aveva perso la vita in prova a Goodwood, ovviamente la Mclaren è assente. Al quarto posto, dietro a Beltoise, si piazza Ignazio Giunti, al debutto con la Ferrari, finalmente un italiano ritorna ad ottenere risultati nei GP, quinto é Stommelen, sesto Pescarolo, Amon conauista il GPV. In Olanda, Zandvoort, si vibe un’altra pagina nera della F1, il promettente pilota inglese Piers Courage perde la vita nel corso del 23 giro a causa di una terrificante uscita di pista a 260 kmh. La gara é vita da Rindt che era partito in pole, secondo posto per Stewart ai danni di Ickx che fora una gomma sui detriti della De Tomaso, quarto il debuttante Clay Regazzoni con la Ferrari, quinto Beltoise, sesto Surtees. Gurney e Gethin sostituiscono Mclaren e l’assente Hulme sulla Mclaren. In Francia Rindt conquista la sua terza vittoria stagionale e si porta in testa alla classifica mondiale, la pole era stata ottenuta da Ickx con una Ferrari visibilmente in crescita, ancora una volta secondo Chris Amon che proprio non riesce a vincere una gara, terzo Brabham quarto Hulme, quinto Pescarolo, sesto Gurney, Beltoise potrebbe vincere la gara con la Matra Simca (rifiutata da Stewart) ma una foratura causata da un chiodo lo elimina dalla vittoria, anche Ickx, in precedenza, era stato costretto al ritiro quando si trovava in testa. Finalmente riesce a prendere il via De Adamich con la Mclaren-ALFA, si classificherà a nove giri dal vincitore!. In Gran Bretagna terza vittoria consecutiva di Jochen Rindt, l’austriaco della Lotus scatta dalla pole e, come a Montecarlo, riesce solo all’ultimo giro riesce ad avere la meglio su Brabham, rimasto senza carburante. Terzo é Hulme, quarto Regazzoni alla sua seconda gara ed al suo secondo piazzamento a punti. Seguono Amon e Hill. Da registrare il debutto di Emerson Fittipaldi con la terza Lotus e della Surtees TS7 Ford. In Germania, per l’occasione si corre ad Hockenheim, il vecchio ‘ring é ritenuto pericoloso, quarta vittoria consecutiva di Rindt, che ormai ha venti punti di vantaggio su Brabham in classifica (45 a 25), Ickx piazza la Ferrari al secondo posto dopo essere partito dalla pole davanti a Rindt, terzo in prova un’incredibile Regazzoni, subito a suo agio nel mondiale, lo svizzero era anche riuscito ad andare e poteva giocarsi al vittoria se il suo motore non avesse ceduto. Rindt precede il belga della rossa di soli 0”7, terzo é Hulme, quarto Emerson Fittipaldi che conquista i primi punti della sua carriera, quinto Stommelen , sesto Pescarolo. In Austria Ickx rompe l’egemonia di Rindt (nessuno é profeta in patria…) vincendo davanti ad un sempre più sorprendente Regazzoni, distaccato di soli 0”61, il ticinese era partito dalla prima fila accanto al poleman Rindt, la supremazia Ferrai è però netta: anche il terzo pilota Ignazio Giunti riesce ad inserirsi tra i primi e per diversi giri occupa la quarta posizione dietro ai due compagni di squadra e Rindt, alla fine sarà solo settimo, sul podi sale il tedesco Stommelen, un altra piacevole novità del campionato, con la Brabham, quarto Rodriguez, quinto Oliver, sesto Beltoise, in gara anche Moser (Bellasi) e De Adamich (Mclaren ALFA) assolutamente non competitivi anche se il futuro commentatore TV aveva conquistato un posizione dignitosa in qualifica. In Italia l’ennesima tragedia, in prova il leader del mondiale, Jochen Rindt esce e sbatte contro il guardrail della Parabolica, quasi nello stesso punto di Von Trips. Il pilota austriaco perde la vita. Senza le Lotus la gara é una lotta tra le Ferrari, Stewart, Hulme e Rodriguez, alla fine la vittoria va a Clay Regazzoni (Ickx si ritira), che vince un Gp alla sua quinta gara in F1 e a pochi mesi dal debutto (21 giugno), il ticinese batte Stewart di 5”73, Beltoise di 5”80 e Hulme di 6”15, si mette quindi dietro due campioni del mondo. Quinto Stommelen, sesto Cevert. In prova si vede anche Nanni Galli con la seconda Mclaren-ALFA, Ignazio Giunti si qualifica dignitosamente quinto ed é costretto al ritiro al 15° giro, é l’ultima gara per il promettente pilota italiano che troverà al morte in gennaio durante la 1000 km di Buenos Aires, l’incidente é causato da una manovra dissennata di Beltoise. Dopo il Gp la situazione in classifica é questa: Rindt 45 punti,  Brabham e Stewart 25, Hulme 23, Regazzoni 21, Ickx 19, mancano tre gare e ci sono 27 punti potenziali da assegnare, tutti questi piloti possono puntare al titolo (anche l’esordiente Clay). In Canada la Lotus non si presenta, al via il solo Graham Hill iscritto da Rob Walker, quindi statisiticamente questa é una gara da conteggiare per il costruttore Lotus ma non per il Team Lotus, come per Montecarlo 1965.La pole é conquistata da Stewart che porta al debutto la nuova Tyrrell 001-Ford, secondo Ickx, Regazzoni é terzo, quarto Cevert (con la March)  in evidente crescita, John Surtees porta la sua monoposto in terza fila con il quinto tempo, decisamente la stagione dei debuttanti. In gara emerge ancora la superiorità della Ferrari, ritiratosi lo scozzese la scuderia di Maranello conquista facilmente una doppietta con Ickx e Regazzoni, terzo é Amon, quarto Rodriguez, quinto Surtees, sesto Gethin con la Mclaren. Nel 1970 si verifica l’incredibile evento di due pole al debutto per due nuove marche: March e Tyrrell, tutte e due con lo stesso pilota (Stewart) ed iscritte dalla stessa scuderia (Tyrrell), un fatto statistico praticamente ineguagliabile. GP Stati Uniti: Watkins Glen, Stewart con gomme Dunlop formidabili, con il super-Cosworth, ma sopratutto con la sua classe fa a lepre per 81 giri dei 108 previsti, quando si ritira ha quasi un minuto sugli altri, lo scozzese era partito dalla pole davanti a Ickx, Rodriguez e Fittipaldi. Lo lotta si restringe a Rodriguez (BRM) ed ai due della Lotus (Fittipaldi e Wisell), il messicano é fermato ai box per un rifornimento supplementare, per un grossolano errore quelli della BRM pensano che al secondo posto ci sia lo svedese Wisell a 38”, invece c’é Emerson a 18”. Alla sua quarta  gara Fittipaldi conquista la vittoria in un GP mondiale, é il primo brasiliano a trionfare in un Gp iridato, il messicano Rodriguez é secondo, Wisell terzo, Ickx quarto, Amon quinto e Bell con la seconda Surtees sesto. Jochen Rindt é matematicamente campione del mondo (45 punti contro i 31 di Ickx), é il primo e finora  unico pilota a vincere il titolo post mortem. L’ultima gara si svolge in Messico, la pole va ancora a Regazzoni su Stewart, mentre la vittoria arride a Ickx su Regazzoni, Hulme, Amon, Beltoise e Rodriguez. La corsa si svolge in condizioni assurde con molte persone assiepate lungo il circuito, miracolosamente non succede nulla. Le Ferrai sono superiori alle altre monoposto e non faticano a conauistare la doppietta. E’ l’ultima gara di Jack Brabham, che ne corso del mondiale ha dimostrato di non essere per niente finito. L’australiano aveva debuttato nel 1955 e con i suoi tre titoli iridati E. al momento, secondo solo al mitico Fangio. Il Mondiale va a Rindt, Ickx é secondo a solo 5 punti (45 a 40), l’incredibile Regazzoni é terzo con 33 punti, anche se ha disputato solo otto gare su tredici, nella seconda parte della stagione le Ferrari sono rinate, infatti Ickx conquista ben 36 punti negli ultimi 6 Gp. Seguono l’immarcescibile Hulme con 27 punti ed il vecchio Brabham con 25 (nessun punto negli ultimi 6 GP), Stewart totalizza anche lui 25 punti, Rodriguez 23 come Amon, Fittipaldi 12. La Lotus con 59 punti validi conquista il titolo costruttori conytro i 42 della Ferrari, valeva per la classifica il miglio piazzamento, la somma dei punti avrebbe favorito la Ferrari (40+33+3= 76) contro 45+12+4+2 = 63 del team ufficiale Lotus ai quali aggiungere i sette punti di Graham Hill. La March conquista 48 punti,  Brabham e Mclaren 35, Matra e BRM 23, la Surtees 3. nessun punto per Tyrrell e De Tomaso.