Ecurie Bleue (Harry Schell)

Harry Schell nacque in una famiglia appassionata di automobilismo. Il padre era infatti un pilota professionista, mentre la madre, Lucy O’Reilly, era una ricca ereditiera irlandese che prese parte a diverse corse, imponendosi anche nella Coupe des Dames al Rally di Montecarlo del 1929. I due, che correvano per l’Écurie Bleue, rimasero però vittima di un grave incidente nel 1940: Laury Schell morì, mentre la moglie riportò gravi ferite e fu costretta ad interrompere la carriera. Dovendo partecipare ad una gara ad Indianapolis l’Écurie Bleue pensò di sostituirli con il figlio.[1] Harry Schell iniziò così la sua carriera.

Dopo la seconda guerra mondiale Schell, nome completo Henry O’Reilly Schell, nato a Parigi ma cittadino statunitense, riprese subito a correre, nel 1946 prese parte a diverse gare con una Maserati 6CM con la sua squadra, denominata Ecurie Lucy o’Reilly Schell, nel 1947 e 1948 utilizzò una Cisitalia D46 FIAT , nel 1949, come Horshell Racing una Talbot Lago T26 , con questa denominazione debutta nel mondiale di F1, GP di Monaco 1950, la monoposto é una Cooper T12 JAP e quindi Schell passa alla storia per aver fatto debuttare il marchio Cooper in F1, in quel campionato corre anche con la Talbor Lago di Rosier, in seguito guida per Enrico Platè e per Gordini, ritorna da privato nel 1954 con una Maserati A6GCM del 1952, in seguito ricostruita nella 250F telaio 2503, con questa vive il suo momento di gloria in Spagna dove dal 1 al 23 giro lotta con Ascari (Lancia).Trintignant ed Hawthorn (Ferrari) conducendo per un totale di 10 giri. Dal 1955 al 1959 corre per Ferrari (1 gara sola), Maserati ufficiali e private, Vanweall e BRM, cioè le maggiori scuderie del periodo, ottenendo un secondo ed un terzo posto.

Nelle gare fuori campionato vince due volte nel 1955 con la Vanwall (prime affermazioni del costruttore) ed una nel 1956 con la Maserati.

A fine 1959 entra in possesso di una Cooper T51 Climax, telaio F2-17-59, che utilizza in F2 e nell’ultima gara stagionale negli Stati Uniti, dove ottiene un brillante terzo tempo in prova ma si deve ritirare al 5 giro, nel 1960 la Ecurie Bleue si ripresenta in Argentina con la Cooper,, in seguito Schell corre tre gare fuori campionato con il British Racing Patnership, in un di queste, il Daily Express International Trophy rimane vittima di un grave incidente alla curva Abbey durante le prove del che gli costò la vita. Schell stava guidando a circa 160 km/h quando la sua auto scivolò nel fango sul lato della pista e perse una ruota. La Cooper compì una capriola e dopo aver penetrato una barriera di sicurezza, fece crollare un muro di mattoni.

1950

Gran Premio Squadra N° Pilota TelaioModello  Motore Griglia Gara
MonacoHorschell Racing Corp8SCHELL HarryCooperT12JAP20ab

1954

Gran PremioSquadra N° Pilota TelaioModello  Motore Griglia Corsa
ArgentinaHarry Schell28SCHELL HarryMaseratiA6GCMMaserati106
FranciaHarry Schell48SCHELL HarryMaseratiA6GCMMaserati21ab
Gran BretagnaHarry Schell3SCHELL HarryMaseratiA6GCMMaserati1612
GermaniaHarry Schell15SCHELL HarryMaseratiA6GCMMaserati147
SpagnaHarry Schell24SCHELL HarryMaserati250FMaserati4ab

1959

Gran Premio Squadra N° Pilota TelaioModello  Motore Griglia Gara
 Stati UnitiEcurie Bleue19SCHELL HarryCooperT51Climax3ab

1960

Gran Premio Squadra N° Pilota TelaioModello  Motore Griglia Gara
 ArgentinaEcurie Bleue34SCHELL HarryCooperT51Climax9ab