1954

IL PUNTEGGIO 
posizionepunti
18
26
34
43
52
GPV1

 


Nei primi quattro campionati di Formula 1 si assistito al dominio di una sola Nazione: l’Italia, se si esclude Indianapolis tutti i Gp sono stati vinto da marche italiane: ALFA Romeo, Ferrari e Maserati, anche per quanto riguarda i piloti i nostri connazionali hanno fatto la parte del leone, un campionato vinto da Nino Farina e due da Alberto Ascari, buone prestazione e  massiccia presenza di altri piloti italiani (Taruffi, Fagioli, Villoresi, Bonetto…), purtroppo per noi le cose stanno per cambiare, sopratutto per quanto riguarda il versante piloti: Alberto Ascari, infatti, é ancora oggi dopo più di 50 anni l’ultimo italiano iridato in F1.

E’ proprio Ascari che movimenta il mercato piloti lasciando la Ferrari per la Lanciam che si appresta al debutto, le vetture torinesi saranno pronte solo per l’ultima gara del 1954 ed Ascari correrà in due occasioni per la Maserati ed eccezionalmente a Monza con la Ferrari. La Ferrari si presenta in Argentina, prima gara dell’anno, con Hawthorn, Farina, Gonzalez, Trintignant ed il biellese Maglioli, una vettura privata é affidata al veterano Louis Rosier, la Maserari risponde con Fangio, Musso, Marimon come piloti ufficiali, presenti anche diversi privati come Bira, Mieres, Schell, da Ponte, de Graffenried, la monoposto del tridente é la 250F al debutto, una delle F1 più longeve: correrà fino al 1960. Completano lo schieramento tre Gordini, la marca francese che nonostante l’impiego di mezzi e di uomini non riuscirà mai ad ottenere risultati prestigiosi in gare ufficiali. La gara é vinta da Fangio su Farina e Gonzales, non prende il via Luigi Musso, sicuramente il pilota italiano più promettente. A Montecarlo vince ancora Fangio, battendo Trintignant ed un sorprendete Stirling Moss, che corre con una Maserati privata.

In Francia debutta la Mercedes, é il 4 luglio e si corre a Reims, la casa tedesca ha strappato Fangio alla Maserati, l’argentino é sicuramente il miglior pilota in circolazione, forse il solo Ascari é al suo pari, Fangio vince facilmente con la debuttante Mercedes W196 carenata, al secondo posto si piazza Karl Kling, sempre su Mercedes, ad un solo decimo di secondo, ad un giro la prima Ferrari, quella di Robert Manzon iscritta da Rosier, non ci sono dubbi che a vincere sarebbe stata una Mercedes, restava da decidere se quella di Fangio, di Kling oppure di Hans Herrmann, come dichiarerà lo stesso Fangio dopo la gara, in attesa della Lancia Luigi Villoresi corre per la Maserati, Ascari assiste da spetattore a bordo pista, in Gran Bretagna, a sorpresa, vince la Ferrari di Gonzales sul compagno di squadra Hawthorn, solo quarto Fangio battuto anche dal connazionale Marimon, questa gara passa alla storia per un singolare primato: ben sette piloti (Gonzales, Hawthorn, Moss, Ascari, Marimon, Behra e Fangio) ottengono il giro più veloce, tutti con il tempo di 1’50”00, visto che all’epoca all’autore del GPV veniva assegnato 1 punto, ad ognuno viene assegnato 1/7 di punto! La vittoria di Gonzales riporta l’entusiasmo in casa Ferrari e la convinzione di poter lottare alla pari per il titolo, ritorna Ascari, alla guida di una Maserati, per la stessa squadra corre anche la giovane promessa italiana Sergio Mantovani, per la cronaca é da segnalare l’alto numero di partecipanti alla gara, trenta, sono infatti presenti diversi marche inglesi (Connaught e Cooper) presente anche la Vanwall con Peter Collins, che in prova ottiene un lusinghiero 11° tempo. In Germania le prove sono funestate dalla tragedia di Onofre Marimon, il pilota argentino, soprannominato Pinocho, perde la vita per un incidente durante le prove, i connazionali Fangio e Gonzales onorano la memoria dell’amico conquistando la prima e la seconda posizione (Gonzales in copia con Hawthorn), per la Ferrari presente anche Taruffi,  prende il via anche una Klenk Meteor che, fedele al proprio nome, sarà una delle tante meteore della F1.  Si é ormai capito che contro l’accopiata Fangio-Mercedes c’é poco o nulla da fare, l’arhentino vince anche in Svizzera (2 Gonzales, 3 Herrmann), ed in Italia (2 Hawthorn, 3 Gonzales/Maglioli), nel frattempo Stirling Moss é stato promosso pilota ufficiale della Maserati, ma stranamente non riuscirà a ripetere le prestazioni ottenute da privato,  in Italia la Ferrari schiera eccezionalemte Ascari, in Spagna debutta la Lancia con Ascari e Villoresi, il campione italiano ottiene la pole, la Lancia é quindi una delle poche marche che ottiene una pole al debutto, in gara Ascari va in testa facilmente e segna il giro più veloce, poi si ritira, la testa della corsa é presa dalla Maserati dipinta di azzurro dell’americano di Parigi Harry Schell, che ingaggia una lotta con Hawthorn, pressato dall’inglese il pilota della Maserati va in testa-cosa e si ritira, Hawthorn porta così alla vittoria la Ferrari 553 supersqualo, solo terzo Fangio, gia matematicamente campione del mondo.