.Team Privati

Team privati… probabilmente per molti sono un oggetto sconosciuto, in effetti non esistono da più quaranta anni, ma per almeno tre decenni, dal 1950 ai primi anni ottanta sono stati protagonisti in F1, fornendo monoposto a moltissimi piloti ed arrivando a vincere gare valide per il mondiale e, sopratutto, gare extra campionato ed anche a lottare per il titolo, piloti ovviamente.

Ma cerchiamo di mettere un po’ di ordine tra le varie casistiche, prima di tutto va detto che per anni é esistito il privato per eccellenza, ovvero un pilota che iscriveva personalmente una monoposto, in genere di sua proprietà ma anche affittata o presa in prestito, si trattava generalmente dei cosiddetti gentleman driver, appassionati con qualche soldo da spendere, magari anche con un titolo nobiliare di un certo rilievo, come il Principe siamese Bira oppure il Barone svizzero de Graffenried, ma possiamo trovare in queste elenco qualche sorpresa, magari Jack Brabham oppure Stiriling Moss, anche il grande Juan Manuel Fangio nel 1949, la F1 ancora non esisteva come campionato, corse con una Maserati della Squadra Argentina e disputò il suo ultimo Gp, Francia 1958, da privato.

In genere per team privato si intende una organizzazione sportiva autonoma, con tanto di ragione sociale e sede che non potendo o non volendo costruire una propria monoposto acquista vetture da altro concorrente, nuove oppure già utilizzate e con queste partecipa alle gare, entrando in competizione con la squadra ufficiale del costruttore, esempio significativo il Rob Walker Racing.

In alcune occasioni, poi, qualche squadra ha costruito una propria monoposto, i casi sono molti, a partire dalla Vanwall che ha usato in alcune gare una Ferrari modificata, la squadra della BRM, Owen Racing, che al rientro nel 1956 ha utilizzato una Maserati, ma anche Jack Brabham quando, nel 1962, ha dato vita al suo team ha corso la prima parte della stagione con una Lotus, per non parlare poi della Tyrrell, nel 1970 Ken Tyrrell rompe con la Matra e pur di continuare ad utilizzare il motore Cosworth si mette in proprio ed iscrive il campione in carica, Jackie Stewart, al mondiale con la neonata March, vincendo anche il GP di Spagna, sempre nello stesso campionato anche John Surtees da vita al suo team di F1, ma le prime gare sono disputate con una McLaren. Anche la Williams, prima di diventare costruttore utilizza una Brabham (1969) e poi la March (1971/72) e poi ancora nel 1977 quando Frank rifonda la scuderia dopo la cessione nel 1976 a Walter Wolf,  questi casi sono considerati in una categoria a parte MISTI/PRIVATI COSTRUTTORI

Per le squadre private, infatti hanno gareggiato fior di campioni, per fare un caso relativamente recente Nelson Piquet che ai suoi esordi, dopo il debutto con la Ensign e prima di entrare in Brabham, corre tre gare con una vecchia McLaren del team B.S. Fabrications.

L’ultimo campionato che ha visto monoposto dello stesso costuttore ma iscritte da team diversi é stato il 1980, nella seconda parte della stagione il RAM Racing mise in pista una Williams per Keegan, anche se con risultati molto diversi da quelli del team ufficiale.

In seguito questo venne vietato, infatti quando nel 1987 Trussardi tentò di partecipare al mondiale con una Benetton dell’anno prima gli fu impedito. (leggi la storia).

In alcune occasioni sono state rilevate monoposto da squadre che si erano ritirate, é il caso della ATS che nel 1977 utilizza le Penske, dal 1978 poi si costruisce le sue macchine.

Altre volte squadre di F1 si sono rivolte ad un costruttore non presente ufficialmente nel mondiale per farsi fare una monoposto ad hoc, nel 1962 il Reg Parnell Racing schiera le Lola per Surtees e Salvadori, le stessa Lola fornirà le sue auto al team  di Graham Hill nel 1974 e poi al team Haas (niente a che sparire con la Haas attuale) per un ambizioso ma poco fortunato progetto e poi alla Larrousse (che in seguito diventa costruttore) e poi ancora alla Scuderia Italia nel 1993, con pessimi risultati, la Scuderia Italia aveva per anni utilizzato, in esclusiva, le Dallara, ancora la Williams nel 1970 ha una patnership con la De Tomaso e nel 1973/1974 con la Iso Rivolta. La March, vera reginetta dei privati, al suo rientro nel 1981 si unisce al RAM Racing e poi in seguito alla Leyton House.

Insomma i casi sono moltissimi e per quanto possibile cercheremo di analizzarli uno per uno .